lunedì 28 maggio 2007

Bubi Summer Festival 2007: è iniziato!

Cari Amici e soprattutto Amiche, ce l'ho fatta! anch'io adesso posso riempire di spazzatura il cyberspazio con un mio "blob"!
Visto che sabato scorso è iniziata con successo l'edizione 2007 del Bubi Summer Festival, mi sono detto: "perchè non rendicontare agli amici le mie bellissime serate di musica dal vivo, oltre ad avere la possibilità di educarli (!) alla buona musica?"
E così a tempo perso, ovviamente rubando tempo prezioso al datore di lavoro (tanto è mio suocero), cercherò di tenervi aggiornati sulle iniziative - musicali e non - degne di interesse.
Cominciamo con ordine:
data: sabato 26 Maggio 2007
venue: Estragon, Bologna
headliner: LOW
supporter: Death Vessel
pertecipanti: io, Zeno
attendance: non + di 200 persone
note: terreno in perfette condizioni, ventilazione apprezzabile (tranne a fine concerto, in cui l'effetto stalla si è fatto sentire), spalti gremiti (?), arbitro Pezzella da Frattamaggiore
le impressioni: Partenza in sordina del Festival, con un concerto di nicchia, ma di qualità elevata. E se i Low sono di nicchia, tale attributo è addirittura riduttivo per i Death Vessel, o meglio "il", visto che l'one-man-band titolare della suggestiva ragione sociale (tal Joel Thibodeau) si è presentato solo con chitarra acustica e ha intrattenuto i presenti con una mezz'oretta di country/folk/roots molto particolare, grazie soprattutto al timbro di voce femmineo. Singolare, ma alla lunga un po' stancante, anche se il pubblico ha ascoltato in religioso silenzio e applaudito il giusto.
Quindi finalmente in scena i Low, che hanno privilegiato i brani dell'ultimo album "Drums and Guns" eseguendo ahimé solo un paio di brani da "The Great Destroyer", album che adoro (e consiglio caldamente!) e che me li ha fatti conoscere.
Concerto come mi aspettavo: intenso, con i loro tipici tempi rallentati e gli stupendi intrecci vocali tra Alan Sparhawk (carismatico leader e chitarrista) e Mimi Parker (giunonica batterista in piedi à la Moe Tucker dei Velvet - e che a me ricorda Stefania Sandrelli!), con il bassista Matt Livingstone a sostenere il ritmo da buon gregario.
Pubblico ipnotizzato, rispettoso e attentissimo alle trame intessute dai tre, tanto che anche nei momenti di sospensione o quiete non si sentiva volare una mosca!
Un'ora e mezza di musica lenta (ma inesorabile) in cui l'unica interazione col pubblico che non fosse la musica è stata quasi un siparietto comico al rientro prima dei bis: Alan Sparhawk ha chiesto se c'era nessuno tra il pubblico che potesse dargli uno spinello, e nell'imbarazzo generale una voce dal fondo ha detto che in Italia è illegale (!! TUTTI spettatori così rispettosi della legalità??!! e senza manco uno spinello???!!! mah...). "Noi negli USA ci nuotiamo dentro (agli spinelli), dovreste vedere..." ha risposto... risatina imbarazzata del pubblico e ripresa del concerto, che è finito 15-20 minuti dopo. Che i bis siano durati poco perchè il cantante non ha avuto quello che voleva?? Il dubbio rimarrà...
Certo che un po' mi è spiaciuto non fumare, magari gliel'avrei potuto offrire io...acc, non ho chiesto a Zeno se ne aveva uno!
Comunque tutto è bene quel che finisce bene, e ce ne siamo tornati a casa felici e incriccati (almeno io), visto che l'età ormai è quella che è...
Stay tuned for more rock and roll!

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